15 lug 2018

GITA SOCI CROS– ALPE PIAZZA - 07 LUGLIO 2018

Quello che segue è il resoconto della nona gita dei soci CROS che si è svolta sabato 7 luglio.

Meta “l’Alpe Piazza”, località situata all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi, più precisamente nella Valle del Bitto, territorio del Comune di Albaredo per San Marco (SO). 
Ci ritroviamo in tredici a Morbegno (SO) in una giornata dal cielo sereno con clima fresco e in auto, lasciata Albaredo, proseguiamo sulla strada del passo di San Marco, che poi lasciamo deviando a sinistra. Percorrendo la strada agro-silvo-pastorale arriviamo alla località Cornelli, dove lasciamo l’auto e, prendendo il sentiero che attraversa il bosco, in circa quindici minuti raggiungiamo il Rifugio Alpe Piazza, situato alla quota di 1835 m slm e dal quale si diramano numerosi sentieri che attraversano l’alpe vera e propria.



Oltre agli esperti di uccelli, nel gruppo vi sono esperti di rettili e di libellule; prendiamo il sentiero che ci conduce a un vasto prato umido, solcato da alcuni ruscelli e dove spicca la bellezza degli esili eriofori (Eriophorum angustifolium) dal caratteristico pennacchio bianco.




Presenti, seppure in numeri trascurabili, le sempre belle pinguicole (Pinguicula sp.) dai fiori blu...


...e l'orchidea Nigritella nigra.


Ci dividiamo in gruppetti per esplorare maggiormente il vasto alpeggio; gli erpetologi si dannano l’anima per ispezionare tutti i sassi della zona, purtroppo senza esiti positivi in considerazione dell’ora e dell’elevarsi della temperatura.

Salendo di alcuni metri, finalmente, dove affiorano le rocce, vediamo i primi uccelli. In verità pochi, seppure interessanti: un paio di culbianchi (Oenanthe oenanthe), che allarmano e tre codirossoni (Monticola saxatilis) che si tengono a debita distanza.
In lontananza brilla al sole uno spicchio dell’Alto Lario con il Pian di Spagna e, in lontananza, monti, dove spiccano Sasso Canale e Berlinghera; il panorama è stupendo! Alla nostra sinistra possiamo ammirare il Pizzo dei Tre Signori che visto da lì ha una sagoma ben diversa da quella che siamo abituati a vedere.


 
 

 A destra invece, lungo la dorsale retica si stagliano i leggendari “Badile” e “Disgrazia”.



Si fa tardi e abbiamo gli sciatt, i pizzoccheri e la polenta che ci aspettano, da gustare in allegra compagnia. Prendiamo la strada del ritorno e ci ritroviamo tutti a pochi metri dal rifugio; ci aspettano lì i nostri erpetologi con una sorpresa: una femmina di orbettino (Anguis veronensis) che riacquista la libertà non appena terminate le foto di rito.
 
 

Mentre siamo con le gambe sotto il tavolo a per il pranzo e le chiacchere ci sorvola un bel gruppo di diciassette vociferi corvi imperiali (Corvus corax).



 

Ci accomiatiamo da Nadia ed Eugenio, i quali, oltre che il rifugio gestiscono anche l’alpeggio e l’annessa casera dove si produce il rinomato bitto che abbiamo avuto modo diassaggiare come antipasto.



Sulla via del ritorno, avendo come meta un piccolo specchio d’acqua non lontano dal rifugio stesso, prendiamo un sentiero lungo il quale osserviamo alcuni abeti secchi sui quali sono evidenti i fori lasciati dal passaggio del picchio nero (Dyocopus martius).


Mentre nei prati e nel sottobosco intorno, con il sole ancora alto nel cielo, volano numerose le variopinte farfalle delle specie alpine...

Erebia sp.

Issoria lathonia

Aporia crataegi
... pochi i coleotteri
Cryptocephalus sericeus
 
Sul laghetto, opera del Parco delle Orobie Valtellinesi, volano velocissime le libellule, alcune delle quali vengono catturate (senza alcun rischio per la loro incolumità) con l’ampio e apposito retino e subito dopo il riconoscimento e foto vengono rilasciate.

Enallagma cyathigerum



Aeshna cyanea

Aeshna juncea e Aeshna cyanea maschi.

Aeshna juncea in deposizione:
Soddisfatti ci lasciamo alle spalle l’alpe Piazza, con l’impegno di ritrovarci l’anno prossimo per la nostra decima gita. 


 





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