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14 nov 2012

Foto report


14 novembre, Tordela, Monti di Musso (CO), Giovanni Fontana.



14 novembre, Cesena, Monti di Musso (CO), Giovanni Fontana.



14 novembre, Tordo sassello,
Monti di Musso (CO), Giovanni Fontana.

29 ottobre, Tordo sassello, Talamona (SO), Massimo Benazzo.

29 ottobre, Tordela e Cesena,
 Monti di Gera Lario (CO), Massimo Benazzo.

2 novembre, Merlo con un curioso sopracciglio,
Talamona (SO), Massimo Benazzo.

 








9 mar 2009

Merlo bianco


La denominazione esatta di questo merlo bianco è “parzialmente leucistico”, nel giugno 2008 ne abbiamo parlato approfonditamente (Vedi: http://crosvarenna.blogspot.com/2008/06/merlo-albino.html).
Perchè allora ritornare sull’argomento? La risposta sta nel fatto che alcuni caratteri particolari riguardanti il piumaggio rendono interessante l’osservazione.
In questo caso fu il merlo osservato da marzo a luglio 2008 in un piccolissimo giardinetto nel centro abitato di Mandello del Lario (LC) è ricomparso nello stesso luogo a distanza di un anno, confermando quanto certi uccelli si affezionino a un territorio.
Roberto Brembilla

15 giu 2008

Merlo albino?



Merlo parzialmente leucistico
Mandello del Lario (LC), 14 giugno 2008
(foto di Roberto Brembilla)





Parzialmente leucistico:
riassunto dell' articolo "Van Grouw H., 2006: Not every white bird is an albino: sense and nonsense about colour aberrations in birds. Dutch Birding, 28: 78-89." pubblicato da EBN Italia - Quaderni di birdwatching, n. 16, 2006 a cura di Maurizio Sighele http://www.ebnitalia.it/QB/QB016/segnalazioni.htm
Questo articolo riassume le alterazioni genetiche che sono alla base delle aberrazioni cromatiche negli uccelli e chiarisce la terminologia. In particolare si sottolinea l'impossibilità di incontrare individui parzialemente albini: l'albinismo è un difetto genetico che prevede la completa assenza di un enzima, la tirosinasi. Un Merlo che ha penne alcune bianche ed alcune nere non è quindi un parziale albino, ma un parziale leucistico: il leucismo è un difetto di fissazione dei pigmenti nelle penne e può essere generalizzato o parziale. L'albino prevede poi sempre anche assenza di pigmenti negli occhi e nelle parti nude, mentre il leucismo è un difetto limitato al piumaggio. Per le varie possibilità di difetto genetico abbiamo poi deficit quantitativi di una o di entrambe le melanine, per cui abbiamo individui che possono essere ad esempio "diluted" (diluiti?) con individui che potranno essere pastello o isabellini, oppure deficit qualitativi, come il difetto definito "ino", o ancora alterazioni cromatiche in cui il nero che diviene marrone ("brown") e così via.






























Albinismo
I pigmenti scuri (le melanine ed alcuni carotenoidi), agenti primari della normale colorazione del piumaggio degli uccelli, possono essere assenti nel caso in cui alcuni particolari enzimi, responsabili della sintesi delle suddette sostanze coloranti, vengano a mancare dalla struttura dei tessuti di origine dermica (epidermide, penne, piume e scaglie). Nei Mammiferi, compreso l’Uomo, la principale causa di albinismo è la mancata produzione dell’enzima "tirosinasi" (e di pochi altri enzimi simili), dovuta alla casuale presenza di una coppia di geni epistatici recessivi. Anche negli Uccelli questo tipo di aberrazione ha una connotazione fortemente recessiva, geneticamente determinata, ed è causata dall’assenza di particolari sostanze enzimatiche che concorrono alla sintesi dei pigmenti.

Fenotipicamente (ossia per quanto riguarda l'aspetto esteriore), gli albini sono caratterizzati dall'assenza di tinte scure ed appaiono quindi omogeneamente bianchi (albinismo totale) o a chiazze bianche alternate ad aree colorate normalmente. Non essendo presente alcun pigmento scuro, non rimangono tracce dei disegni caratteristici del piumaggio: questo si presenta, cioè, come uniformemente chiaro, senza né strie, né macchie e né contrasti particolari.

Per finire, anche le parti nude degli albini risentono di questa totale mancanza di colore: la "cera" del becco, le zampe ed anche gli occhi apparirebbero bianchi (come le piume e le penne) se non fosse per il fitto sistema di capillari che, scorrendo appena al di sotto del tegumento, donano ad esso una tenue sfumatura rosata o rossiccia (per il sangue che si intravede in parziale trasparenza).

Tratto dall’articolo
Le aberazzioni cromatiche
di Igor Festari
edito da EBN Italia


Quaderni di birdwatching, n. 3, 2000
http://www.ebnitalia.it/QB/QB003/aberrazioni.htm